
Tuttavia, a quanto pare, negli ultimi quattro anni i problemi economici per il Paese hanno ricominciato a farsi acuti e questo è costato caro al fronte kirchnerista.
A me sono tornate in mente le parole di un noto argentino, forse il terzo argentino più famoso dopo Maradona e papa Francesco, anche se in realtà poco conosciuto veramente.
«L'Argentina era una pecorella grigio pallida, però si distingueva dal mucchio; adesso ormai avrà lo stesso colore delle sue venti perfette sorelle: si dirà messa con grande partecipazione di fedeli riconoscenti, la gente potrà finalmente rimettere la feccia al suo posto, i nordamericani investiranno grandi e benefici capitali nel paese: insomma, un paradiso. Io francamente, non so perché, ma rimpiango il colore grigio della pecorella.»
(Ernesto Che Guevara, 7 ottobre 1955, in una lettera alla zia Beatriz.)
La lettera risale a sessant'anni fa, il contesto oggi è diverso e molte delle altre "pecorelle" non sono più così "bianche", ma per certi versi mi sembra abbastanza attuale.
[1] Argentina, 10 anni dopo il default. Così rinasce un Paese, tg24.sky.it, 28/12/2011
[2] Tomás Lukin e Javier Lewkowicz, Con La Guida Del FMI, I Risultati Furono Disastrosi, pagina12.com.ar, 9/12/2011, tradotto da comedonchisciotte.org.
[3] Franco Fracassi, Padoan, l'uomo che spinse l'Argentina nell'abisso, http://popoffquotidiano.it/.
Leggibile qui: http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=98153